'
'
'
Cari lettori e care lettrici,
prima di leggere questo post vi prego di leggere attentamente, molto attentamente e fino in fondo, questo di post ed eventualmente la prima parte che lo precedeva.
Poi leggete quest'altra terribile notizia. Il barbaro assassinio da parte di due agenti della polizia egiziana nei confronti di un giovane alessandrino, Khaled Mohammed Said Al Sobhy Qasem. Massacrato pochi giorni fa perché si era rifiutato di produrre un documento di identificazione durante un controllo all'interno di un cyber café di Alessandria d'Egitto. Trascinato fuori dal negozio è stato pestato a sangue, senza pietà, fino alla morte. L'atto barbaro ha fatto insorgere altri momenti e movimenti di protesta di fronte al commissariato di polizia di Sidi Gaber (da cui i due agenti dipendevano), che hanno portato ad arresti e ulteriori maltrattamenti. Ufficialmente la morte è stata causata dall'abuso di sostanze stupefacenti di cui il malcapitato "faceva uso e a sua volta spacciava". Conseguenze per gli agenti: al momento nessuna. Il fratello della vittima è titolare di passaporto statunitense e forse solo per questo ha avuto il coraggio di sporgere una denuncia, sarà difeso da un avvocato e ha potuto rendere nota questa notizia senza a sua volta essere stato fatto fuori. In Egitto, in nome di una legge per l'emergenza e la tutela dell'ordine nazionale che vige ormai da oltre trent'anni, tutto è possibile.
Se siete arrivati fin qui, ora leggete questa notizia. Le autorità poliziesche di hamas, i militanti islamici sciiti democraticamente eletti a Gaza, hanno raso al suolo dozzine di case di palestinesi, lasciando interdetti i residenti, ora senza tetto: "Ci avevano promesso riforme e cambiamenti - invece hanno distrutto le nostre case" Miasar Gan, 54 anni. Nazira Abu Jara, 56 anni, ha dichiarato che polizziotte con il velo l'hanno bastonata finché non ha abbandonato la propria abitazione seguita dal marito e dai due figli. "I vicini ci aiutano con l'elemosina, ma non abbiamo soldi per costruire una nuova casa".
E secondo voi per quale ragione centinaia di migranti dell'Africa sub-sahariana rischiano la loro vita per raggiungere Israele?
Come tutte le democrazie del mondo anche quella di Israele non è perfetta, e teniamo presente che vive, praticamente, in stato di assedio dal giorno successivo alla sua fondazione. Ehud Barak, Ministro della Difesa, ha ben detto: "There is no pity or respect for the weak in the Middle East; whoever is incapable of defending himself does not get a second chance", e tutti noi sappiamo che tipi di governi sono quelli capeggiati dai signori qui a fianco! Pensando ai detrattori occidentali, a tutti i costi, di Israele, mi chiedo che destìno pensano che avrebbe la Palestina, una volta liberata, finalmente, dall'invasore cattivo? Ma questi signori e signore conoscono, hanno parlato con chi è costretto a subire soprusi di ogni genere vivendo in una di quelle dittature?
Vi invito a leggere un'altra notizia: l'11 giugno scorso, a Tel Aviv, migliaia di persone hanno preso parte al Gay Pride, fra cui anche diversi esponenti di spicco del mondo politico israeliano che non hanno paura, come dalle nostre parti, di difendere pubblicamente i diritti di tutti. Che ne dite di quest'altro esempio antidemocratico in terra di Israele?
Gli esempi che anche la nostra di democrazia non è certo perfetta si sprecano, uno fra i tanti: in questi giorni, in Italia, a nord come a sud, assistiamo a inquietanti episodi di omofobia, e ancor più inquietante è che non sia passata una specifica legge che proteggesse i gay da reati mossi a partire da questo schifoso movente che dovrebbe essere ovviamente considerato un fattore aggravante.
Invito pertanto i signori e le signore di sinistra a tutti costi, anti-americani a tutti i costi (con l'ipod in tasca e le nike ai piedi), anti-Israele per partito preso, a riflettere e a studiare, a documentarsi, a leggere articoli della stampa estera, volumi e volumi di storia, a studiare, a conoscere e ad amare le lingue straniere, possibilmente l'arabo e l'ebraico, a viaggiare con gli occhi e le orecchie aperte evitando i tour operator e i villaggi turistici, a non essere superficiali e a non avere idee preconcette. Ché rischiano d'essere presi per degli stupidotti e delle stupidotte.
Grazie per la pazienza che ancora una volta mi avete accordato,
d.
'
No comments:
Post a Comment