The world may be known Without leaving the house;
The Sky may be seen Apart from the windows.
The further you go, The less you will know.

Sunday, January 30, 2011

Don't Mention the Italian Economy

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Ringraziamo di cuore il nostro compassatissimo ministro dell’Economia e delle Finanze dalla evve moscia che al World Economic Forum di Davos (26-30 gennaio 2011) ci ha fatto fare davvero una bella figura!

Il ministro si è fissato una conferenza stampa nello stesso orario in cui si sarebbe svolto l'incontro a porte chiuse dal titolo Italia, un caso speciale per  discutere "delle difficoltà di governance e di un'influenza sproporzionatamente piccola sulla scena globale, di prospettive economiche e sociali che appaiono negative". 

Sarebbe stato troppo imbarazzante per il nostro ministro ascoltare l'economista Nouriel Roubini: "Di solito parlo solo di economia ma nel vostro caso il problema del governo è diventato grave, è una vera distrazione che v'impedisce di fare quello che dovreste. Siete di fronte ad accuse di una vera e propria prostituzione di Stato, orge con minorenni, ostruzione alla giustizia. Avete un serio problema di leadership che blocca le riforme necessarie". O l'economista, Daniel Gros: "La vostra situazione è preoccupante. Siete il paese più direttamente in competizione con la Cina, per la tipologia dei prodotti. Da dieci anni si sa quali riforme andrebbero fatte. Di questo passo l'Italia potrebbe diventare il prossimo grosso problema dell'eurozona". O Matthew Bishop: "I gravi reati di cui Silvio Berlusconi è accusato sono ben noti. Ma a voi sta bene lo stesso? E' questo il governo che volete?". O Emma Marcegaglia: "Il mondo di Davos, quello delle nuove potenze come l'India e l'Indonesia, è ignoto ai nostri politici, perciò siamo assenti dai tavoli dove si decide il futuro".

Nel 2009 aveva già ben rappresentato l'Italia, intervistato da Geoff Cutmore della CNBC, appena il gioco si fa duro (perché i giornalisti dei paesi anglosassoni sono giornalisti e non fedeli cagnolini...), il nostro ministro alla parola Unicredit, biascicò un avvivedevci,  girò letteralmente i tacchi lasciando di stucco il nostro Geoff che però non esitò a pubblicare questa deliziosa testimonianza dell'accaduto: 





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