The world may be known Without leaving the house;
The Sky may be seen Apart from the windows.
The further you go, The less you will know.

Friday, October 27, 2006

a saperlo partivo per...

...la Svizzera! altro che casino del mondo arabo, qui sono ossessionati con ordine e pulizia (e polizia), per non dire anche disciplina. Sono tutti estremamente riservati e tranquilli, persino i tassisti di cui avevo letto peste e corna, per ora sono sempre stati gentilissimi e con il taximeter sempre acceso e funzionante. Mi sutpisco a pensare spesso al primo Portogallo che visitai, erano anni oramai che Salazar imputridiva nella sua bara, ma i portoghesi continuavano silenziosi e depressi, forse sospettosi che la PIDE non fosse stata completamente smantellata, qui l'effetto un poliziotto segreto e uno palesato per ogni metro di strada che fai deve creare la stessa sindrome... Domenica mi metto in contatto con l'Universita' e finisce la vacanza, ho trovato una sistemazioone in un quartirere residenziale a poche fermate di autobus dalla sede dei corsi, quindi mi dovrebbe essere risparmiato il delirio del pensionato universitario di architettura sovietica. Spero con questa di aver tranquillizzato tutti i preoccupati e ritornero' da queste parti con qualcosa di piu' sostanzioso da raccontare.

Wednesday, October 25, 2006

Upon leaving... and arriving...

E' stato un bello spavento… quasi quasi annullo il viaggio e ciao, parto un'altra volta. L'ho davvero pensato, daltronde non credo di stare perfettamente neppure adesso, ma non sto neanche cosi' male, secondo me sono i sintomi collaterali e indesiderati dei vaccini cui mi sono sottoposto prima di partire e speriamo che passino presto. Comunque, dicevo, ieri, superata una certa avversione per un bagaglio esageratamente voluminoso e pesante (e superato lo shock per le attenzioni troppo insistenti del commesso che me lo ha venduto…), tutto e' filato liscio… per la corsetta suburbana sino all'aeroporto di malpensa con le ferrovie nord ho subito il furto di ben undici euro e questa e' la ragione per cui lei, che mi ha accompagnato, per rientrare in citta' ha preso la corriera, per l'esatta meta' della tariffa. L'enorme bagaglio me lo ha implasticato (per ancora la bella cifra di sette euro) un ragazzino che lo avrebbe fatto impazzire! Al check in sono stato trattato con I guanti di velluto, non solo il biglietto aperto e valido per un anno non lo ho pagato nulla ma pure per l'eccedenza del peso (quasi sette chili) non mi hanno estorto niente, anzi il ragazzo del check in ci ha pure attaccato l'etichetta priority che vorrebbe che maggior rispetto sia portato per lo stramaledetto bagaglio… in fondo la nostra amata e indispensabile conmpagnia di bandiera puo' permetterselo, non sara' certo per questo tipo di cose che presto forse la vedremo fallire… a bordo si sono pure premurati di portarmi un pasto vegetariano senza che io dicessi nulla… certo le mie preferenza sono memorizzate su qualche database, ma mi devo ricordare di modificarle perche' il pasto e' stato a dir poco indegno: verdurine lesse, ecco cosa spetta a un vegetariano e io non lo sono piu' gia' da un po' di anni. In futuro si opta per il kosher, in fondo non ho mica una sorella ebrea per niente! A prima vista, cosi' di colpo devo dire che Damasco non mi piace molto… e' solo una prima impressione, niente di piu', sono appena arrivato. Anche Tunisi non mi piacque per niente e ancora non mi piace, ma non posso dire certo lo stesso per le altre citta' della Tunisia che ho visitato, quindi lasciamo ancora spazio aperto alle sorprese. In Ambasciata d'Italia questa mattina sono stati estremamente cordiali e gentili, nonche' efficientissimi devo ammettere, ho gia' in mano la mia lettera di nulla osta firmata dal Capo Cancelliere d'Ambasciata, un tale dottore neanche a farlo apposta con altisonante cognome di origine austriaca. Ultima osservazione: arrivare a Damasco durante la festivita' di Eid el Fitr e' stato un botto, tutto e' molto piu' tranquillo, il traffico piu' contentuo e ho quindi potuto girare a piedi un bel po'. (non vogliatemene per gli apostrofi usati a mo' di accento, ma la tastiera qui e' quello che e', gli errori di ortografia a volte sono misspelling altre sono dovuti alla mia ignoranza, perdono anche per quelli)

Monday, October 23, 2006

travelling alone...

Domani parto per la Siria, insha’alla. Ancora una volta in strada, ancora una volta solo. Da solo. Non me ne si voglia, ma io una miuccia al seguito o a farmi strada (non lo ho ancora capito) proprio non la sopporterei. (AVVISO ai lettori di questo blog: questo è un diario personale, che dico personalissimo, pertanto, se non siete proprio addetti ai lavori, non ci capirete molto, quindi sciò sciò… andare via, cambiare pagina che internet è pieno di cose molto più interessanti e questo non credo sia il posto per voi se ci siete capitati per caso o per sbaglio o con qualche scialba ricerca in google, tipo: siria+viaggi+turismo). Dicevo, di andare in Siria era da un bel po’ che ci pensavo, ma non si tratta solo di fare il turista o di studiare l’arabo, questo lo pensano e lo lascio pensare ai più, ai contacts… qui si tratta di me e di una crisi di nervi, di me e di un tran tran che andava spezzato, di me e di alcuni fili da recuperare e di altre cose così che non vi riguardano affatto. L’idea di un diario (di viaggio) pubblico mi è venuta in mente solo qualche giorno fa, e non l’avrei mai realizzata, se non fosse che: a) va molto di moda (…da quanti anni ormai? blog, flog, travelog… quale adolescente non ne ha almeno uno?) e a me piace conformarmi alle mode; b) mi solleva dal problema di inviare innumerevoli e ripetitive e-mail a chi me le chiede in continuazione, a chi si preoccupa per me, a chi le ha chieste tanto per dire qualcosa etc. c) mi terrà occupato in un’attività “intellettuale”… disponibilità di internet café ad Aleppo permettendo; d) c’è qualcuno (molto letto) che moriva dalla voglia di linkare questo blog al suo di blog (fra blogger, e io sono un neofita, impazza il desiderio di linkare tutti e tutto alla propria tana virtuale: dal sito della BBC a quello dei vegetariani, da personaggi della mitologia greca a grossi roditori, coniglioni per chi non lo avesse capito) e così via… Fatte queste premesse, invito nuovamente chi ancora sia arrivato fin qui ad andarsene, a lasciarmi fare questo viaggio da solo, senza interferire… come per esempio quelli che nella vita reale ci hanno tenuto a tutti i costi a salutarmi prima di questa “apocalittica” partenza. Sono fioccati inviti a cena, inviti a pranzo e ripetuti addii… manco stessi partendo per qualche villaggio della foresta amazzonica, ma che dico, manco stessi per andare a vivere in una tribù di aborigeni in Nuova Zelanda... signori, se non lo sapeste quei furboni di vodapphone (e di tiim) per un euro circa ogni trenta secondi di conversazione (loro lo chiamano minuto…) più scatto , sempre di un euro, alla risposta, coprono il territorio siriano con roaming internazionale… per cui pur facendomi spendere un sacco di soldi… se proprio doveste voler continuare a rompermi le scatole e avete il mio numero, potete sempre raggiungermi in una cella di Mar Musa piuttosto che nell’ultimo retrobottega del Suq di Tartous… (solo alcuni di voi sanno bene che il telefono cellulare è la prima cosa di cui mi libero quando sono all’estero). Tornando al comportamento sopradescritto mi chiedo perché tutti ‘sti calorosi saluti prima di questo viaggio, in fondo negli ultimi mesi, o facciamo a partire dall’inizio di quest’anno, sono stato in Ispagna, in Egitto, in Portogallo, in Tunisia… e tutti lor signori oggi tanto desiderosi di salutarmi dove stavano? Ah certo… “C’era una volta…” –Bashar El Assad!– diranno subito i miei piccoli lettori… Sì, ragazzi, avete ragione. C’era una volta un paese sull’Asse del Male… Se vi bevete tutte le baggianate della propaganda nordamericana e compagni, non è un problema mio… adesso è pure morta e sepolta la ex ex-comunista, paladina dei campanili nostrani (intervistò un famoso colonnello libico, ma le piacque svernare, negli anni della deficienza senile, in una grande mela però…), vignette ne hanno già pubblicate e ripubblicate parecchie, una guerra in zona l’hanno fatta e finita… quindi parto proprio tranquillo, evitate di preoccuparvi per me e preoccupatevi per voi, delle vostre esistenze... Zittita per sempre la fallace scribacchina purtroppo no, perché c’è ancora chi la pubblica e chi la legge… e poi quasi sicuramente ci regalerà pure una recensione… ve lo avevo detto che del mio sense of humour avreste capito poco e niente per cui che ci fate ancora qua? ...c'mon, move, move away… switch it off, will you? Go to bed, tomorrow you got to get up early to go to the factory…

a mo' di presentazione sull'autore di questo diario on line:

...ce l’ho esageratamente contro i mammoni fascio-catto-comunisti-alternativi milanesi e di provincia che contestano tutto quel che viene dal mondo globalizzato, ma amano molto volare low cost per andare a trovare altri amici come loro che fanno teatro a berlino o che vivono a londra da un po’ lavorando nell’editoria e squattando qualche appartamento a chelsea, che amano molto mandare sms con i loro nokkia all’ultimo sconosciuto pescato nel buio di qualche “borgo del guadagno ritrovato”, e ancora non possono proprio rinunciare a un sottile aipoddeimieipiedi: “wouldn’t you just die without Mahler?”… e infine ameranno molto accoppiarsi con l’ultimo ciospo che incontrano in qualche bar, ameranno molto sposarsi, generare uno sgorbietto come loro e accettare il posto in banca che gli avrà trovato papà, perché il bambino ora che lo hanno fatto lo dovranno pur crescere no…. Tutto chiaro allora? Qui nessuno verrà risparmiato e ogni riferimento a fatti, cose o persone è intenzionale e chi si sente messo in causa farebbe bene a riflettere prima di farmi causa...