The world may be known Without leaving the house;
The Sky may be seen Apart from the windows.
The further you go, The less you will know.

Monday, November 22, 2010

Non ti puoi sbagliare...

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La milanese su, alto-borghese, dal cognome e dall’indirizzo giusti, quarant'anni più o meno, la riconosci subito. Non si veste, si copre. Di panni. D’estate predilige il cotone e il lino dai colori tenui e “eco”, le forme morbide. D’inverno si coprirà di stole di lane pregiate, alpaca e mohair, dai colori pastello, uno strato sull’altro, si terrà calda avendo l’aria di non essere troppo bardata o sgraziatamente infagottata. (Golfini e cardiganini in cachemire e merino, ormai troppo a buon mercato, sono lasciati in beneficenza). Le scarpe sempre comode, non più le Clarks forse le Camper. Il make-up è leggero, giusto un’ombra, le tonalità sempre tenui e naturali. Non tingerà mai i capelli, e non sarà una tragedia l’arrivo dei primi bianchi, li sopporterà in silenzio come vide fare a sua madre. Il suo passo non è mai affrettato anche quando è di corsa, in ritardo per qualche appuntamento: dal ginecologo di fiducia o alla scuola del più piccolo, la steineriana, “dove si è così malviste se si arriva in ritardo…”, pazienza –lei è una donna libera e indipendente, pur sempre piena di impegni– che queste maestrine pratichino un po’ di quella tolleranza che tanto pretendono insegnare! Alla sua tavola tutto è fresco e rigorosamente bio, manco a dirlo, a volte si cimenta con l’etnico che fa sempre un po’ "di sinistra", che di questi tempi non guasta mai. Le spezie ricercatissime: buccia d’arancia, cardamomo, cumino bianco, curcuma... Quando è costretta a lavorare lo fa più che altro per potersi finanziare i cd e qualche libro consigliato da qualche amica, più spesso da qualche amico gay, che compra da Rizzoli in Galleria e poi distrattamente abbandona su un tavolino in soggiorno. Lavora nelle relazioni pubbliche, nella comunicazione, nell’arte, nella cultura, insomma non si sporca propriamente le mani. Nel tempo libero oltre a frequentare parchi e giardini, andare a mostre, spettacoli e concerti (ottenendo sempre i biglietti gratis), dedicherà parte delle sue energie almeno ad una attività di volontariato, a un comitato di quartiere, a un presidio contro le misure comunali anti-accattonaggio (tanto di barboni nella sua zona fortunatamente non ce ne sono). Non alza mai la voce, è abituata a ottenere ciò che vuole senza sforzi e senza doversi ripetere. Se proprio deve però, subdolamente non esiterà a manipolare l’interlocutore, per raggiungere il suo obiettivo. È ostinata e irremovibile. Quando le va male, ti tiene il broncio, indefinitamente. Lasciamole credere di essere sempre nel giusto. Tanto non cambia. È così da generazioni.
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3 comments:

Anonymous said...

Stupendo ritratto, tracciato alla perfezione!
Andy

d. said...

Grazie. Sono contento che qualcuno condivida il ritratto.

stefano said...

Io conosco solo proletarie :)