The world may be known Without leaving the house;
The Sky may be seen Apart from the windows.
The further you go, The less you will know.

Friday, June 19, 2009

hippy days...




...da qualche giorno ho una camera con vista, sul mare. Golfo di Aqaba, Mar Rosso. Non il Mare Bianco (di mezzo), come lo chiamano qui, a me piu' familiare. Ci passo intere giornate chiuso dentro, in camera, non curante del gran caldo, sopratutto il primo pomeriggio. ...mi trovo a Dahab, l'opzione alternativa a Sharm El Sheikh, peggio a Hourgada.

Qui si respira ancora aria da sfattoni di oggi e di ieri. Gironzolano bei ragazzi, dai lunghi boccoli biondi, che puzzano di latte e di canne, e signore di varie nazionalita' ormai intorno alla sessantina, che conobbero Sharm trent'anni orsono e vivono di ricordi, ma vivono qui da allora, non fanno avanti e indietro: l'argent de papa, o il frutto del lavoro di un buon avvocato divorzista... si mantengono senza fare nulla, beate loro! Favori dalla fauna locale, da quanto ho visto, non ne comprano, a differenza di quanto accade in Marocco o Tunisia. La casetta pure se la sono fatta e adesso frignano perche' l'idea di costruirsela e' venuta anche a molta altra gente, e di casette cominciano ad essercene troppe in riva al mare, e di charme come a Sharm anche qui ne restera' sempre meno...

La camera di questa specie di Bed & Breakfast hippy che mi ha stregato e' fatta tutta in legno, pare costruita su di un albero, due finestre: una apre a est sul mare, le catene montuose della arabia felix si stagliano all'orizzonte oltre il mare, quasi le tocchi; l'altra apre a nord su una manciata di palme. L'aria che si respira e' un po' frichettona, ma mi piace. I padroni pure mi piacciono, una coppia del Cairo che si e' trasferita qui una ventina d'anni fa ma ancora e' rimasta gente molto urbana, come piace a me. Un po' di urbanita' e' una boccata di ossigeno in terre beduine, e nella penisola del Sinai di tribu' beduine ne sopravvivono ancora una dozzina. I Gebelliya (Montagnoli) sono quelli con cui ho avuto a che fare di piu': chiusi, incolti, doppi, falsi, per niente belli, miseri, un po' meschini, arraffoni, per niente genuini ormai, attaccati ai soldi e senza conti in banca. Un po' una fotocopia dei loro parenti Merzougui conosciuti nel Sahara tunisino. Quelli che stanno sul mare almeno sorridono un po' di piu' e sono anche un po' piu' belli.

Loro in questa camera quando non hanno ospiti ci vivono, e' per questo che mi sento a casa anch'io, e quindi come quando sono a casa non ho nessuna voglia di lasciare la mia stanza. La camera con i suoi arredi vecchiotti e gli infissi delle finestre sfasciati, la luce che filtra fra le assi di legno del soffitto e delle pareti a tutte le ore, pare il set di un film, e in giro per Dahab ti sembra di respirare l'aria delle scene girate sulla spiaggia di Goa nell'ultimo episodio della nota trilogia che vede Matt Damon protagonista, o anche putroppo in quelle di "The Beach" che vedono come protagonista quel mostriciattolo di Leonardo di Capra. Prossimamente maggiori dettagli sulla vita di montagna dei pope greci di Santa Caterina...
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The lovely corniche walk in Dahab, Sinai, Egypt. (c) all rights reserved DDM
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2 comments:

miss brodie said...

che meraviglia ! ma come ci sei arrivato al bed&b hippy ? e coi beduini hai parlato arabo ? spero di vedere le foto della stanza.

Miss Brodie

d. said...

ci sono arrivato camminando, come dovevo arrivarci sennò, a testa in giù?

i beduini proprio l'arabo è l'ultima delle lingue che parlano. Sanno l'inghilizi, discretamente bene; qualche parola di ebraico, Baruch Ha Shem, visto che fino a non molti anni fa rappresentavano la maggiorparte dei turisti sulle alture del Sinai, gli israeliani, e ti guardano con stupore se rivolgi la parola loro in arabo standard moderno: un extraterrestre...

Le foto della stanza presto appariranno.