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Cemal Hünal in una scena di Issiz Adam - Alone
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Alper è bello, è sfrontato, è sicuro di sé. Ha successo, ha tante donne (a pagamento), non si fa problemi, non crede in niente. E' un uomo solo. Le strade del centro di Istanbul incorniciano la sua vita, il suo ristorante alla moda e il suo appartamento "superfico".
Alper, trentenne, è il tipico uomo mediterraneo, il tipico maschio latino (in via di estinzione), ama sedurre, soprattutto se stesso, considerata la quantità di scene in cui lo vediamo davanti a uno specchio, sotto una doccia, indossare camice cangianti e magliette attillate. Alper ama e colleziona dischi di musica pop turca anni '70, generoso durante tutto il film ce ne fa ascoltare una magnifica selezione. La vita di Alper ha tutta l'aria di essere piena, appagante, realizzata. Alper ama fare sesso, ma è abituato a dormire solo.
Alper un giorno si invaghisce di Ada (Melis Birkan), incontrata casualmente in una polverosa libreria, libri e dischi, occasioni di seconda mano. Lui cercava una rarità musicale molto vintage, lei, non a caso, una copia usata di Far from the Madding Crowd. Lei, come da copione, restiste alle sue scontatissime avances, inizialmente gli corregge gli errori di sintassi. Lui non desiste, lei lentamente cede. Alper in cucina ha le mani d'oro. Complice una torta di carote e cannella, lei gliela dà. Lei lo convince. Lui si innamora, poi si spaventa, tronca, netto. A relazione interrotta, Alper che è un uomo vero, si intenerisce, si pente, piange. Non capisce più niente, ma è troppo tardi.
Anche noi spettatori, cui il film è dedicato, piangiamo un po' a fine propiezione, per questa storia d'amore che non finisce bene, che è nostalgica al punto giusto, senza essere mielosa.
Alper è l'uomo mediterraneo nuovo che, alla fine, capisce che non ci sarebbe stato nulla di male a lasciarsi andare, a lasciarsi amare. E piange.
Issiz Adam è una pellicola del 2008 per la regia di Çağan Irmak. Alper è interpretato da Cemal Hünal.
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