The world may be known Without leaving the house;
The Sky may be seen Apart from the windows.
The further you go, The less you will know.

Saturday, June 05, 2010

Ammàzzate, quanto ce l'hanno grosso...

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...'sti olandesi!
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Sto parlando del loro senso civico, non di quello che sicuramente avete pensato voi, sebbene...

Esattamente una settimana fa partivo, per qualche giorno di meritato riposo, verso i Paesi Bassi. Lì ho un'amica, da vent'anni esatti, che di tanto in tanto mi offre ospitalità, quando le cose si mettono male e che ho bisogno di ossigeno e pace, di ordine e di rispetto verso i diritti di tutti e tutte. Quando non ne posso più delle auto in doppia fila, dei passanti che ti urtano senza nemmeno degnarsi di un cenno di scuse, dell'arroganza dei nostri politicanti, della volgarità della nostra televisione e così via.

I miei quattro giorni nederlandesi sono cominciati con una domenica dedicata al benessere nella sauna di Houte. Da Utrecht circa nove chilometri, in bicicletta, una piacevole passeggiata, non fosse stato per tutta l'acqua che ci siamo presi, ma tanto di lì a poco ci dovevamo bagnare comunque... La Sauna è mista, cioè aperta in ogni suo luogo ad entrambi i sessi e quasi ovunque si gira come mamma ci ha fatto. La sola idea di entrare in una piscina termale o nel bagno turco, o addirittura di farsi la doccia con il costume addosso (come capita in molte delle palestre e piscine nostrane), farebbe sorgere dei dubbi sulla tua sanità mentale da queste parti!

Di inedite dimensioni, in media, sono gli attrezzi messi in mostra dai nordici frequentatori del luogo. Mi fa tenerezza l'unico arabo o turco, non gli ho parlato, che ha fatto la doccia insieme a me, timidamente costretto ad esporre il suo cosino circonciso, carinissimo per carità, che di norma, però, dalle sue parti avrebbe sempre tenuto coperto con un bell'asciugamano di cotone.

Passata così la domenica, i restanti tre giorni sono stati dedicati a cinema: Gordos, Ajami e Spring, Summer, Fall, Winter... and Spring; a una visita all'orto botanico di Utrecht e ad un'escursione a Rotterdam che ancora non conoscevo.

E' stata l'occasione per fare un po' i turisti. Mi ha incantato la graziosa Huis Sonneveld magnifico frutto architettonico degli sforzi della corrente Het Nieuwe Bouwen: aria e luce, colori e simmetria, funzionalismo e avanguardia, ne sono i caratteri distintivi; a seguire una visita all'impronunciabile Museum Boijmans Van Beuningen. Qui, disteso su una rete, sospesa nel vuoto, mi sono lasciato rapire dal meraviglioso video di Pipilotti Rist I'm a victim of this song del 1995.

Per ristorarci dalle fatiche museali, uno spuntino veloce al Wereld Eethuis, piatti nordafricani e medio-orientali, rigorosamente halal, serviti da giovani ragazze e ragazzi super cortesi, il cui colore della pelle aveva ogni immaginabile sfumatura, frutto evidentemente di tante unioni miste e di un'armonica integrazione.

Non sto a raccontare di come tutto sembra funzionare alla perfezione, del senso di rispetto per le regole e per il prossimo che sembra permeare ogni cittadino e cittadina. Le automobili in circolazione (ogni volta che torno) sono sempre meno, e alla stazione di Utrecht Centraal si ha difficoltà a trovare un parcheggio per la propria bicicletta così come la sera fuori dai cinema, nelle ore di punta ci sono dei meravigliosi ingorghi di biciclette: pioggia o sole, freddo o caldo, qui uomini e donne non si spaventano a pedalare per il proprio e altrui benessere.

La sera si esce presto per cenare, le 18.00 sono già un buon orario. I locali e i ristoranti sono gremiti da giovani e meno giovani, tutti paiono sereni, tutti paiono individui, tutti hanno qualcosa da dirsi, idee da scambiare, non sbraitano smodatamente come sono abituato a vedere in città, a Milano, aperitivo o cena che sia... E cenare alle 18.00 significa essere usciti e uscite dagli uffici intorno alle 17.00, non oltre, la mia amica mi conferma: la pratica degli straordinari non è cosa gradita né ai capi né ai lavoratori. Evidentemente gli stipendi sono sufficientemente dignitosi. Insomma si respirano qualità e un certo savoir vivre che mediamente nelle grandi città italiane da tempo ci siamo scordati.

Tutto fila liscio anche a Schiphol, nessuna eruzione di vulcano mi ha permesso di prolungare questa fuga in un futuro che altrove esiste e che mi auguro potrò vivere anche nel mio paese un giorno.
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2 comments:

Anonymous said...

"utti paiono individui"

Questa osservazione, da sola, dice tutto.

Marco

d. said...

Credo che il sano e diffuso spirito del protestantesimo aiuti molto l'individuo (che è o che dovrebbe essere in ognuno di noi...) a svilupparsi pienamente e armoniosamente.

A differenza dei paesi dove predominano le doppie logiche del cattolicesimo (o anche dell'islam se è per quello): "questo sì, ma di nascosto"; "quello fallo, ma salva la faccia..." e così via!