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Venerdì 8 di Aprile 2011. "Per ripristinare la pavimentazione della storica Piazza sarà necessario rimuovere sei delle 23 piante di Sophora presenti. Le piante da rimuovere, tutte sottoposte ad attente verifiche da parte dei tecnici del settore, avvalendosi anche della collaborazione del prof. Ferrini dell’Università di Firenze e del Corpo Forestale dello Stato, sono risultate caratterizzate da problematiche fisiologiche ritenute incompatibili con operazioni di trapianto e/o salvaguardia. Le piante rimosse, saranno quindi sostituite con esemplari della medesima specie, aventi dimensioni 30/40 di circonferenza e 4/6 di altezza opportunamente allevate in vaso."
Questo il laconico "Comunicato" del Comune di Milano, meno di un anno fa. L'altroieri lo scempio si è concluso, l'unica minuscola isola verde nel centro di Milano è stata distrutta. Ogni esemplare di Sophora abbattuto, per dare corso ad una risistemazione che renderà Piazza Fontana più simile ad un parcheggio dell'Ikea che a un luogo da tutelare per più di una ragione.
Nella più totale e sonnecchiosa indifferrenza degli allora cosiddetti Verdi in Consiglio Comunale, la deliberazione di "ridisegnare" la storica piazza fu presa ai tempi della Giunta guidata dal Sindaco - Amministratrice di condominii Gabrielle Albertini, palese l'intenzione di eliminare tutti gli alberi (malati o meno), per servire gli interessi edilizi dei soliti fagocitatori di suolo e sottosuolo pubblico. Il primo lotto dei lavori, conclusosi da tempo, vide già l'abbattimento di tre meravigliosi esemplari di Sophora Japonica per dar spazio all'allargamento di uno squallido grand hotel per arrivés in cerca di notorietà.
La Giunta di Giuliano Pisapia annuncia la pedonalizzazione di Piazza Fontana ma tace sull'abbattimento degli unici esemplari di piante che davano rifugio e ristoro ad una ingente fauna avicola e rendevano sicuramente più affascinante la sosta attorno all'unica fontana di Milano degna di questo nome.
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