'
'
...e noi da ieri ci sentiamo più leggeri!
'
Scortata da un vigile, ignorata da tutti, ieri, Letizia Moratti è uscita da Palazzo Marino e si spera dalla vita di tutti noi milanesi per sempre. Ha usato il portone secondario, l'accesso/uscita di servizio, quello dei fornitori e dei garzoni, quello del fioraio che ogni due o tre giorni le rinnovava i bouquet sulla scrivania, quello da cui è entrato e poi uscito il furgone dei traslochi che ha caricato i suoi scatoloni. I milanesi hanno deciso di rottamare la ricca e algida signora, la regina delle nevi, che non ti degnava mai di uno sguardo e nelle rare occasioni in cui lo faceva, ti stringeva la mano molle, molle. In mattinata, un breve saluto ai dipendenti di Palazzo Marino e ai suoi lacchè e collaboratori esterni (i famigerati consulenti d'oro rimasti in sella nonostante lo scandalo) che a breve si spera scompariranno insieme a lei, vere lacrime di coccodrillo incontenute. Una figura patetica, quella voce spezzata e i lacrimoni, per una che si è sempre spacciata grande manager, sapiente amministratrice... Costretta a lasciare ieri, in fretta e furia, per scongiurare la malaugurata ipotesi di ritrovarsi oggi in Piazza Duomo per le celebrazioni del 2 giugno. La sua "politica" tutta volta a favorire interessi privati e lobbistici, tutta incentrata negli accordi sotto banco presi nel salotto di casa sua e non nelle sedi istituzionali appropriate, la ha finalmente affossata. Il suo piacere ad essere attorniata da cortigiane e cicisbei l'ha fatta finire nel burrone senza che neppure se ne rendesse conto, vedere per credere:
''
...e noi da ieri ci sentiamo più leggeri!
'