The world may be known Without leaving the house; The Sky may be seen Apart from the windows. The further you go, The less you will know.
'
Continuano ad avere la pelle color dell'oro,
alcuni i tratti fini, il bianco sorriso sempre.
Mi piacciono ancora, ma non mi incantano più.
Il velo si è lacerato,
lo sguardo lo attraversa,
il fascino si è disciolto.
Non ruota più attorno a te un satellite, Adone.
* * *
Colour of Gold
They still have their skin the colour of gold,
some delicate features, a white smile always.
I still like them, but no longer captivating do I find them.
The veil is torn,
A look pierces through,
The charm melted.
A satellite does not turn around you, Adonis.
'
...sento un urlo nella notte. Mi sveglio del tutto e sento delle urla ancora. Sono urla di donna, di dolore. "Un accouchement..." penso, considerato il numero medio di infanti pro familia in Tunisia, niente di piu' probabile. Sembrano provenire, le urla, dal cortile della casa giusto affianco al mio albergo, si protraggono per un certo tempo nella notte altrimenti tranquilla. Penso al travaglio, al pianto, al mestiere di donna, nei paesi arabi. Mi alzo ed esco di buon mattino, un mattino di luce, un mattino di vento e di sole, un mattino di nord affrica che tutti credo dovrebbero conoscere. Rientro in albergo poco prima di mezzogiorno, una giovane coppia tunisina sta uscendo, noto un piccolissimo bagaglio. Usciti loro, senza alcuna malizia, il portiere, rivolto a me, rimasto unico ospite, sentenzia: "Première nuit de mariage, ils ne sont pas d'ici." Tutt'altra era la sofferenza: le urla, il travaglio. Tesi erano gli sforzi a mostrare che era la prima volta, quantomeno con lui: il legittimo sposo questa notte. Che fatica essere moglie, nel Mediterraneo.